Ormai si sogna soprattutto un posto di lavoro conta più dello stipendio e della carriera, ma se le opportunità scarseggiano con la crisi in atto e la ripresa economica che stenta i raggiri ai danni di chi è alla ricerca di un lavoro sono in crescita.
Si promettono lavori con compensi alti poi si richiedono soldi per ottenere un fantastico nullaosta per poter concorrere al lavoro peccato che i giovani raggirati non hanno saputo più niente delle società e non è restato altro che rivolgersi alla polizia postale per denunciare la truffa subita.
Casi del genere sono in crescente aumento c’è chi propone a pagamento corsi book fotografici o kit di avviamento con la promessa prontamente disattesa di un posto di lavoro.
C’è chi chiede solo una firma ma poi scopre che ha sottoscritto una polizza assicurativa non firmato un contratto di assunzione, chi un adesione ad entrare in società dove sono certi gli esborsi nulli i guadagni, chi ha la disponibilità di un conto corrente per il transito di denaro ( probabile il riciclaggio di denaro sporco con il rischio di incorrere nel reato penale)
Fra i raggiri più diffusi l’offerta a prezzi esosi che abiliterebbero a professioni per le quali servono invece iter formativi ben articolati spesso delle lauree( es. infermieri e assistenti sociali) , ci sono corsi che promettono un lavoro subito grazie a contatti con aziende pronte ad assumere e che dire delle famose catene di S Antonio vietate dalla legge viene chiesta una somma di denaro con la promessa di coinvolgere altre persone condizione necessaria per avere alti guadagni che ovviamente non arrivano.
Sul web la truffa corre ancora più veloce perché è immediate b e priva di controlli , per in Italia è vietato pubblica fra annunci di lavoro in forma anonima solo le agenzie interinali sono autorizzate ad omettere il nome dell’aziende committenti ma devono specificare però bene settore e ruolo.
In rete è più facile registrare questi aspetti è consigliato diffidare di tutti gli annunci poco chiari e privi di riferimenti ,è opportuna prender informazioni sulle aziende committenti, nel dubbio controllare la posizione presso la Camera di Commercio e l’Agenzia delle Entrate.
Il lavoro da casa è spesso usato dai truffatori, un classico che intercetta molte persone spinte dal bisogno sono spesso più propense a credere a proposte di assemblaggio di oggetti o d’imbustamento di depliant.
La conferma che è una truffa arriva dalla richiesta di una somma di denaro per ricevere un kit per iniziare l’attività.
In caso di dubbi fare sempre verifiche sulle società cercare informazioni, rivolgersi alle associazioni che tutelano i consumatori.
In caso di truffe contattare l’ispettorato del lavoro www.lavoro.gov.it il comando dei Carabinieri www.carabinieri.it e per le truffe sul web www.poliziadistato.it.
Altro discorso merita invece la vendita a domicilio settore che cresce sempre e cerca sempre nuovi addetti. Per vendere a domicilio servono le giuste capacità chi le ha e trova la giusta azienda può arrivare anche a guadagni soddisfacenti.
Una garanzia della serietà dell’azienda arriva dall’appartenenza all’associazione Univenditori www.univendita.it che privilegia aziende storiche con prodotti affermati e soprattutto con sistemi di guadagno trasparenti.
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